Cos’è lo yoga e i suoi benefici

COS’E’ LO YOGA?

Già, che cosa è lo Yoga?

Cominciamo con il dire che cosa non è: lo yoga non è una religione, lo yoga non è uno sport, non è contorsionismo e lo yoga non è nemmeno una setta.

Lo yoga è, semplicemente, una disciplina per il corpo, la mente e l’anima che serve a farci vivere meglio.

Certo, lo yoga è anche molto altro… ci sono millenni di tradizioni, migliaia di libri su cui studiare, decine di modi diversi di praticarlo, ci sono cose da sapere e regole da rispettare.

Ma se guardiamo al vero significato dello yoga, al motivo per il quale la società occidentale, notoriamente restia ad accettare e comprendere le discipline orientali, si sia aperta in maniera così profonda nei confronti dello yoga, fino a farlo diventare parte integrante della vita quotidiana e dell’attività sportiva, è proprio perché lo yoga non è altro che un bellissimo “strumento” che abbiamo a nostra disposizione per migliorare la nostra qualità di vita.

LE ORIGINI DELLO YOGA

La storia dello yoga affonda le sue radici in una cultura millenaria. Dai Veda alle pratiche moderne, ecco quali sono le sue origini, in breve.

Vi siete mai domandati quale sia la storia dello yoga? Le sue origini sono antichissime: le prime tracce di questa pratica risalgono tra il 3000 e il 1800 a.C., nella valle dell’Indo, presso la civiltà contadina di Quetta e più tardi nelle cittadine di Harappa e Mohenjo Daro.

Negli scavi svolti in queste zone sono state rinvenute statuette e raffigurazioni sedute in posizioni yogiche, dimostrando probabilmente come lo yoga fosse già allora conosciuto e praticato.

Lo yoga e i Veda

Le prime chiare tracce sullo yoga ci vengono però da un periodo più tardo, quello della letteratura vedica. I Veda sono testi antichissimi i cui contenuti, prima di essere esposti in forma letteraria, furono tramandati di generazione in generazione attraverso la tradizione orale. Nei Veda non c’è ancora una precisa elaborazione dello yoga, ma appaiono già alcuni concetti yogici.

Storia delle Upanishad dello yoga

Possiamo trovare le basi dello yoga nella parte finale e più tarda dei Veda, nelle Upanishad, testi filosofico religiosi redatti in sanscrito tra l’800 e il 300 a.C. circa: in alcuni brani vengono infatti trattati argomenti come il Prana, l’energia vitale, e le Nadi, i percorsi energetici, che saranno poi temi centrali nello Hatha-yoga, ossia una forma di yoga basata su esercizi psicofisici che insegnano a dominare l’energia cosmica presente nell’uomo. Infine la Svatasvatara upanishad descrive le pratiche yogiche e i loro effetti.

Il periodo epico

Nel periodo epico (risalente al VI sec. a.C. circa) una fonte ricchissima per comprendere lo yoga è il poema Mahabharata, la cui parte più importante è la BhagavadGita. Questa è un trattato di settecento versi che sintetizza varie idee e pratiche yoga, definendo tre delle più importanti “vie”: il Karma yoga, la via dell’azione, il Bhakti yoga, la via della devozione e lo Jnana yoga, la via della conoscenza.

I testi vedici rappresentano la prima testimonianza scritta della storia dello yoga © Wikipedia

I Sutra

Il periodo successivo è quello dei Sutra (dal II sec. a.C. al IV sec. d.C.). Sutra è una forma di letteratura molto concisa: brevi frasi espongono concetti ed idee con parole essenziali. La forma dei sutra permetteva la memorizzazione di tutto l’insegnamento. Tra i più importanti vi sono gli Yoga Sutra di Patanjali, filosofo del II secolo a.C. Questi sono stati interpretati da diversi commentatori che ne hanno sviluppato i concetti secondo differenti correnti di pensiero.

I Tantra

Nel periodo medievale la letteratura predominante è quella dei Tantra.
Molte delle pratiche dello Hatha-yoga sembrano avere origine nella letteratura dei Tantra. Alcuni dei testi più importanti di Hatha-yoga sono l’Hathayogapradipika, la Gheranda Samhita e lo Siva
Samhita. Nell’epoca moderna importanti maestri yoga sono stati Swami Vivekananda, Yogananda Paramahansa, Sri Aurobindo, Ramana Maharshi, Swami Sivananda

Lo yoga oggi

Con il termine yoga si indica oggi un vastissimo insieme di concezioni e di pratiche. Benché abbia le sue radici nella tradizione indiana, lo yoga ha nel tempo superato i confini geografici e culturali dell’India, integrandosi con filosofie diverse: si sono sviluppate tradizioni come lo yoga tibetano, taoista, buddhista e altre ancora. La pratica è adatta a tutti, adulti, anziani e perfino bambini.

STILI DI YOGA

Storia dello yoga: Ashtanga

Si tratta di uno stile di yoga molto famoso e praticato che ha come obiettivo quello di portare il praticante verso una graduale consapevolezza di sé. Letteralmente, la parola Ashtanga indica il numero 8, e rappresenta gli 8 livelli della pratica dello yoga descritti da Patanjali: questi livelli sono Yama (astinenza), Nyama (adempimento), Asana (posture), Pranayama (Controllo del Respiro), Pratyahara (controllo dei sensi), Dharana (concentrazione), Dhyana (meditazione), Samadhi (contemplazione). L’Ashtanga Yoga è stato sviluppato dal guru Tirumali Krishnamacharya, in India, dove aprì la prima scuola ad esso dedicata per diffondere questo stile al pubblico. La pratica prevede 6 diverse serie di posizioni, in cui le asana vengono ripetute in un ordine ben preciso, dalla serie più semplice a quella più impegnativa a livello psicofisico.
Fondamento di questa pratica è il respiro, sempre sincronizzato con i movimenti del corpo: il recupero di una corretta respirazione migliora la circolazione del sangue e le funzioni corporee.

Storia dello yoga: Kundalini

Anche questo molto noto e praticato, è uno stile yogico che si propone di risvegliare l’energia kundalini, spesso rappresentata graficamente come un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale. Letteramente il termine deriva da kundal, che significa ricciolo, e ini, che indica l’energia femminile. L’obiettivo è migliorare l’equilibrio psicofisico del corpo attraverso esercizi fisici e meditazioni.
Il Kundalini Yoga affonda le sue radici nei testi vedici e fa parte, con le correnti di Hatha, Raja, Laya e Mantra yoga del cosiddetto yoga tantrico. La pratica è strutturata in “classi”, ossia lezioni che di volta in volta lavorano su un determinato chakra (centro energetico) corporeo e che possono essere diverse anche a seconda della stagione dell’anno. Diversamente dall’Ashtanga yoga, il Kundalini yoga non ha una sequenza prefissata.

Storia dello yoga: Hatha

L’Hatha yoga, forse il più famoso di tutti gli stili, ha il compito di migliorare l’elasticità del corpo e della colonna vertebrale attraverso la pratica della meditazione, del respiro (pranayama) e delle asana. Il termine Hatha yoga viene spesso tradotto come yoga dello sforzo o yoga della forza per via delle posizioni della pratica, che sono particolarmente impegnative. Le origini risalgono alla stesura dei primi Tantra, mentre la sistemazione della pratica si deve al mistico Gorakhnath, che visse tra l’XI e il XII secolo. Proprio per la complessità dei suoi esercizi. l’Hatha yoga è indicato per ridare elasticità a muscoli e tendini, per prevenire e curare il mal di schiena.


I BENEFICI DELLO YOGA

Lo yoga funziona perché, attraverso la pratica delle varie tecniche che lo compongono, agisce sui tre emisferi che compongono il nostro essere:  fisico, mentale ed energetico.

Fisico

A livello fisico lo scopo dello yoga è quello di rendere il corpo agile e flessibile.

Attraverso la pratica delle posizioni, che in sanscrito si chiamano asana, si lavora su tutte le zone del corpo favorendo così un rafforzamento ed una maggiore flessibilità di muscoli, tendini e legamenti. Inoltre, con la pratica degli asana, migliorano le funzionalità di organi e tessuti, e tutto il nostro sistema riesce ad eliminare meglio e tossine, ovvero le altre sostanze di scarto dannose per l’organismo.

Oltre a questi benefici strutturali e funzionali, la pratica delle posizioni ha un importante effetto di ossigenazione dell’organismo, in quanto, attraverso la pratica delle posizioni e delle tecniche di respirazione – pranayama – ricarichiamo di nuovo ossigeno ogni cellula del corpo, così che tutto l’organismo, cervello compreso, funzioni al meglio.

Mentale

Nella pratica dello yoga tutta l’attenzione è rivolta all’ascolto del corpo e del respiro; durante la pratica siamo concentrati e focalizzati sul momento presente, senza altre distrazioni mentali.

Grazie a questo meccanismo si acquisisce una facoltà chiamata propriocezione, ovvero la capacità di comprendere i messaggi che riceviamo dal nostro corpo e dalla nostra mente. Col tempo, e con la pratica, diventa naturale conservare questa propriocezione dentro di noi anche fuori dal tappetino, diventando così più consapevoli di ogni nostro gesto, parola, azione.

E’ per questo che grazie allo yoga si impara ad essere presenti in ogni momento, sviluppando così la uno stato di consapevolezza, ovvero il principale antidoto allo stress. (Che colpisce tutti, indistintamente, in quanto interagisce con la nostra sfera emozionale e la nostra capacità di gestirla.)

L’incapacità di gestire le situazioni a livello emozionale genera accumulo di tensioni che si manifestano con uno stato di confusione mentale, che non ci permette di affrontare le sfide della vita quotidiana con serenità, di avere una visione lucida dei problemi e di prendere decisioni chiare.

Col tempo, con l’accumulo di tensioni emotive, lo stress si può manifestare anche a livello fisico, causando malattie o disturbi nel corpo.

Grazie alla pratica dello yoga, e alla consapevolezza che ne deriva, si impara a non vedere questi problemi come tali… il che non vuol dire fingere che non esistano, ma vuol dire sviluppare la capacità di gestirli grazie ad una mente maggiormente rilassata, lucida ed attiva.

La consapevolezza amplifica la fiducia in se stessi e la forza interiore e permette di superare i nostri limiti, le nostre paure e le nostre incertezze.

Ma non solo.

Se la mente è rilassata, riusciamo a esprimerci in maniera autentica e di conseguenza cambiano anche i rapporti con gli altri; le relazioni interpersonali migliorano, poiché si superano i conflitti, le ostilità, le tendenze aggressive.

Inoltre, lo yoga, insegnandoci ad utilizzare al meglio la mente, ci permette di imparare a conoscerla, controllarla ed utilizzarla nel modo corretto, con il risultato che propositi apparentemente difficili, come smettere di fumare o controllare il peso, diventano in poco tempo più comprensibili e facili da mettere in pratica.

Energetico

Oltre al corpo fisico, ovvero quello fatto di vera e propria materia, definito anche come grossolano, lo yoga riconosce l’esistenza anche di un corpo sottile, cioè un corpo fatto di energia, chiamato sistema energetico.

All’interno del nostro organismo il sistema energetico è composto da una rete di canali chiamati nadi, nei quali scorre l’energia vitale, il prana, responsabile ed indispensabile per il nostro sostentamento.

Per farti un’idea di come potrebbe essere rappresentato graficamente questo sistema, potremmo paragonarlo alla fitta rete di nervi del sistema nervoso. Nei punti dove le nadi si incontrano, nascono dei vortici, dei centri energetici, chiamati chakra.

Come forse sai, i principiali sono 7, e sono situati lungo la colonna vertebrale. Ognuno di questi chakra è responsabile del corretto funzionamento di determinati organi del corpo, oltre che essere associato a delle emozioni o qualità.